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Zona Indebitata da Amministratori Ciechi
Il Consorzio per lo sviluppo industriale della zona dell' Aussa Corno (ZIAC) è un' ente pubblico economico partecipato dai seguenti enti pubblici: Provincia di Udine Comune di Udine Camera di Commercio di Udine Comune di Tolmezzo Comune di San Giorgio di N. Comune di Porpetto Comune di Torviscosa Comune di Carlino Comune di Cervignano Comune di Gonars Comune di Terzo di Aquileia Comune di Marano Comune di Muzzana Comune di Ruda Comune di Bagnaria Arsa Consorzio Bassa Friulana e da altri soci privati (associazioni di categoria e aziende insediate) per il 17,55% a fronte di un capitale sociale di € 294.000, l' ultimo bilancio (2012) presenta i seguenti numeri: - n. 1 dirigente e n. 15 impiegati che costano 1.000.000 € / anno - ammortamenti per € 2.000.000 - spese per interessi ed oneri finanziari per € 1.600.000 Il tutto al netto di ricavi e contributi dà un costo annuo di funzionamento della struttura pari ad € 4.000.000 (pari a circa 800 €/anno per ogni operaio che lavora nelle aziende dello ZIAC). A ciò si assomma un indebitamento di € 48.000.000 contratto nei confronti delle banche per acquistare terreni ed immobili che adesso non riesce a vendere. L' eccesso di interventismo pubblico ha creato una voragine che adesso Provincia, Regione e Comuni non sanno come sanare. Nel frattempo l' ennesima ditta insediata nel Consorzio, dopo essere stata acquisita da capitali stranieri minaccia di delocalizzare. Le proprietà fuggono dopo aver acquisito le commesse perché il costo di produzione in Aussa Corno è troppo elevato. Ai disincentivi economici che la Repubblica Italiana impone con la fiscalità sulle imprese e sul lavoro, si aggiunge l' inefficienza dei servizi del Consorzio Industriale. Invece di investire nel miglioramento del raccordo ferroviario e nel dragaggio del porto (i costi di trasporto si ridurrebbero di 1/3 con economie fino a 8.000.000 €/anno), si è preferito indebitarsi nei confronti delle banche per una cifra pari a quasi € 100 per ogni abitante della Provincia, solo per comperare terreni da bonificare e rendere edificabili. Terreni comperati (chi ha verificato i prezzi?) per favorire qualche (im)prenditore che voleva disfarsi di zavorre improduttive. Ora si parla di ricapitalizzare il Consorzio a spese del contribuente con 4.000.000 €/anno per garantirne l' operatività, riavviare le opere (porto, bretella stradale, ferrovia) e sperare di riuscire a vendere i terreni edificabili (a chi, se le aziende fuggono all' estero?). Senza strategie a breve e medio termine rischiamo di avere una voragine che si allargherà di anno in anno e la fuga delle imprese col risultato che se nessuno interverrà rapidamente, quando avremo porto dragato, ferrovia e bretella realizzati, l' Aussa Corno sarà una nuova Sesto San Giovanni: un deserto e 5.000 operai a casa. Non sarebbe il caso di rinegoziare i mutui con le banche coinvolgendole nell' acquisto dei terreni e spingere una maggiore partecipazione dei capitali privati nella gestione del Consorzio? I tempi del "pubblico è bello" sono finiti, a meno di non voler equiparare il Friuli alla fallita Unione Sovietica.
Egr. On.le Fiorello Provera Presidente Provincia di Sondrio 23100 SONDRIO (SO) Gentil Assessore Beccalossi Vice Presidente ed Assessore Agricoltura Regione Lombardia 20121 MILANO (MI) Egregi Sindaci Comuni Provincia di Sondrio Loro Sedi Egregi Presidenti Comunità Montane Provincia di Sondrio Egr. On.le Alfonso Pecoraro Scanio